Il fondo del prof. Vieri Vannucchi (1913-2004) è stato acquisito dal Centro di Documentazione nel corso del 2011, quale offerta generosa di uno degli eredi, il figlio Paolo, audiologo.
A partire da una più vasta biblioteca di carattere medico e precisamente internistico, l’acquisizione ha riguardato circa 400 volumi; oltre a trattati e monografie di cardiologia, endocrinologia, gastroenterologia e annate complete di riviste come Terapia Moderna e Recenti Progressi di Medicina -pubblicati per la grande maggioranza tra gli anni ’50 e ’70 del Novecento - comprende un grande numero di monografie di tema internistico, edite direttamente o in qualche modo sponsorizzate da Case Farmaceutiche molto attive sul mercato e nell’ambiente sanitario specie negli anni ’60 e ‘70. Tale pubblicistica non è più solo quella che si rivolge al medico per soddisfare esigenze culturali più o meno attinenti la medicina antica e moderna, ma entra con decisione nella formazione e aggiornamento scientifico prima, alle volte, aldilà dell’intento di convincerlo della bontà di un farmaco o di un certo trattamento.
Il fenomeno delle Case Farmaceutiche come fonte e alle volta supplenza di indirizzi professionali e scientifici per il medico, il modo con cui tale missione è stata svolta e i suoi reali effetti, sono apparsi di notevole interesse e hanno generato l’ipotesi di uno studio specifico di approfondimento proprio a partire dall’esame di questo Fondo. Per la realizzazione dello studio - che sarà preceduto dalla catalogazione completa - sono stati presi contatti con ricercatori interessati al progetto attivi presso l’Università di Roma la Sapienza.
Vieri Vannucchi si laurea in Medicina e Chirurgia a 24 anni. Come assistente universitario frequenta la Clinica Medica diretta dal prof. Schuffert; durante la seconda guerra mondiale svolge il servizio militare come Tenente Medico. Alla fine del conflitto ritorna a frequentare, come assistente universitario, la Clinica Medica dell’Università di Firenze, diretta dal prof. Antonio Lunedei. Nel 1950 consegue la Libera Docenza. Nel 1960 entra come primario di Medicina Interna dell’Ospedale di Careggi, restandovi fino al 1983. Continua a svolgere l’attività medica ancora per alcuni anni con ruoli dirigenziali in diverse case di cura.